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Polo Repubblica-Stampa, le radici comuni - Repubblica.it

Due mondi. Ma un elemento comune è cresciuto proprio in questa funzione di minoranza consapevole, nutrita dall'elemento più forte dei due giornali, quello culturale. Per l'imprinting di Scalfari e Caracciolo, i giornali del Gruppo Espresso hanno scelto di camminare di fianco alla sinistra italiana, seguendo la mappa dei valori liberal-democratici, stimolandola ad evolvere in questa direzione. E alla Stampa, per un paradosso tutto torinese, insieme all'impianto filo-governativo della più grande impresa italiana si è raccolta quella cultura liberale di sinistra che nasce dall'azionismo, e che ha portato a scrivere per quel giornale Casalegno, Bobbio, Galante Garrone, Mila, Jemolo. Due storie giornalistiche diverse dunque (una a Torino, da De Benedetti a Ronchey, a Mieli, l'altra a Roma, di forte impronta scalfariana) e un riferimento culturale che nasceva direttamente dalla couche azionista per gli uni, dalla sinistra attenta al vincolo liberal-democratico per gli altri.